venerdì 21 ottobre 2016

STEP 07 - L'indaco elettrico nel cinema

In ambito cinematografico i colori hanno avuto un'importanza crescente dalla nascita della televisione a colori. Questi infatti vengono utilizzati per dare tono e significato ad una scena in qualsiasi genere, dall'horror alla commedia, dall'avventura all'azione.



Insieme a molti altri colori, anche l'indaco elettrico è presente in quest'ambito, in primis possiamo parlare del cortometraggio drammatico francese Electric Indigo del regista belga Jean-Julien Colette prodotto nel 2013 e vincitore di diversi premi in quell'anno.

Questo filmato racconta la storia di una giovane donna, Indigo, che ripercorre tutta la sua esistenza fino all'evento che provocò in lei un'emancipazione. Nata da una madre surrogata e cresciuta da una coppia di due ragazzi eterosessuali unitisi in un legale matrimonio d'amicizia. Indigo non conosce la sua vera madre, ed è cresciuta vedendo solo l'amore non carnale dei suoi due padri. Di conseguenza non è mai riuscita a capire la sua vera identità e a trovare un obbiettivo da raggiungere nella sua vita. Ad un certo punto però la madre decide di conoscere sua figlia, e questo porta ad uno sconvolgimento nella storia.
Si suggerisce di vedere il trailer che troverete nel seguente link: 
Potrete trovare altre informazioni riguardo al film e agli attori in questo sito: http://www.imdb.com/title/tt2907996/

Immagine tratta dal film "Hungry Hearts"

Un altro capolavoro cinematografico in cui l'indaco è presente anche se indirettamente è Hungry Hearts, un film drammatico di produzione italiana ma in lingua inglese presentato al Festival di Venezia del 2014 durante il quale ha vinto due Coppe Volpi per le interpretazioni di Adam Driver e Alba Rohrwacher. Questo film, diretto da Saverio Costanzo, è stato tratto dal romanzo italiano Il bambino indaco narra di una storia di una coppia, Jude (americano) e Mina (italiana) e della crescita del loro bambino nutrito dalla madre secondo una rigida dieta vegana. Jude si accorge che il figlio sta crescendo denutrito ed è in pericolo di vita, decide quindi di agire fino a dover essere costretto a portare il piccolo a casa di sua madre Anne, allontanandolo quindi da Mina. La vicenda però assume successivamente una svolta tragica.

Già vedendo il trailer si rimane con una suspense tale da essere invogliati alla visione del film: https://www.youtube.com/watch?v=c8QwHCCLuDA

Immagine tratta dal film "La grande bellezza"
Per rendere omaggio al grande cinema italiano possiamo anche far riferimento alla famosissima casa di produzione cinematografica Indigo Film, che ha sede principale a Roma ed è stata fondata nel 1994. Moltissimi sono i lungometraggi di successo prodotti da questa casa, basti pensare a La grande bellezza di Paolo Sorrentino, vincitore del premio Oscar come miglior film straniero nel 2014. Dal 2000 ad oggi sono stati realizzati circa 25 lungometraggi di cui molti famosi in tutto il mondo. La Indigo Film fu fondata da Nicola Giuliano, Francesca Cima e Carlotta Calori, e oltre ai film ha prodotto anche alcune serie televisive e documentari.

Immagine tratta dal film "Avatar"

Un altro premio oscar in cui l'indaco elettrico si può dire che sia presente (anche se come colore si è più vicini ad una tonalità del blu elettrico) è Avatar, un film del 2009 di James Cameron che nel 2010 si aggiudicò ben 3 premi Oscar. In questo film la palette di colori è in gran parte dominata dal blu e da molte sue frazioni usati sia per l'ambiente sia per i personaggi. 

Tra il 2017 e il 2018 dovrebbe inoltre uscire il sequel di questo successo, ossia Avatar 2, e sicuramente i tantissimi fan di questo successo assaliranno i vari cinema per ammirarne la visione sui grandi schermi.


Anche in un ambito così vasto come quello cinematografico quindi l'indaco assume un ruolo di grande rilevanza sia a livello italiano che a livello internazionale.

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