venerdì 21 ottobre 2016

STEP 06 - L'indaco elettrico nella scienza

Isaac Newton
L'indaco entra nel mondo della scienza grazie ad Isaac Newton, il quale fu lo scopritore dello spettro elettromagnetico. Di esso fa parte lo spettro visibile dei colori all'occhio umano di cui l'indaco è il sesto e penultimo colore, quello con la frequenza d'onda più alta subito dopo il violetto e con la lunghezza d'onda più corta compresa tra i 450 e i 470nm (nanometri). 

Lo studio del colore infatti ha impegnato diverse generazioni di scienziati, ma colui che è ritenuto il fondatore della moderna scienza del colore è proprio Newton che fu affascinato dalle proprietà della luce e dei colori stessi. 

Egli eseguì il suo famoso esperimento di dispersione della luce per dimostrare che il colore non è una proprietà dei corpi, ma è dovuto ad una proprietà della luce.
Tale esperimento consisteva nell'irradiare con un fascio di luce solare (ossia luce bianca) un prisma di vetro, dal quale questa usciva scomposta nei 7 colori dell'arcobaleno, tra cui l'indaco, il quale era compreso tra il violetto e l'azzurro.

Egli scrisse un'opera riguardo a tutti questi suoi studi e lavori sulla luce e sui colori chiamata Opticks, pubblicata nel 1704 in inglese per la prima volta e divisa in 3 libri.
Newton aggiunge l'indaco quasi a voler evidenziare un'analogia tra la vasta gamma dei colori e quella musicale delle note.

Goethe
Un secolo dopo, Goethe nella sua opera La teoria dei colori (Farbenlhere), pubblicata nel 1810, esclude ogni possibile equivalenza tra colore e suono. Goethe, infatti, contrappone la sua teoria a quella di Newton, sostenendo che non è la luce a scaturire dai colori (così come aveva detto il suo precedessore), ma esattamente il contrario. Secondo lui, infatti, i colori non erano altro che un offuscamento della luce o un'interazione di questa con l'oscurità.

Goethe suddivide i colori in fisiologici, fisici e chimici, e proprio riguardo ai secondi lui sostiene che i loro colori primari sono due:
giallo: è il principio del chiaro in quanto più affine alla luce, ad esso egli assegna il polo positivo (+);
blu: è il principio dello scuro e ad esso assegna il polo negativo (-);
Dalla interazione e variazione di intensità di questi due colori si ottengono poi tutti gli altri. Secondo Goethe l'indaco, insieme a tutte le cromature che vanno dal violetto all'azzurro tra i quali questo si pone, si ottiene aumentando la chiarezza di un corpo trasparente illuminato sovrapposto all'oscurità. Un esempio di questo fenomeno è dato dal colore del cielo, il quale dipende dalla luminosità della luce solare, infatti di giorno esso ci appare azzurro, ma man mano che la luce diminuisce la sua colorazione cambia passando da un blu, ad un violetto e infine al nero e all'oscurità propria dell'universo.

Dopo aver trattato alcuni aspetti della scienza relativi al campo dell'ottica e della luce passeremo ad esso a scoprire alcuni vantaggi che l'indaco può portare riguardo al benessere fisico di una persona.
L'indaco è un colore freddo che grazie alla sua elettricità ha un effetto rinfrescante ed astringente, inoltre essendo un stimolante delle ghiandole paratiroidee funge da inibitore tiroideo. Esso agisce anche come depuratore sanguigno ed essendo emostatico contribuisce a ridurre o ad arrestare i flussi emorragici. E' anche un efficace tonico muscolare ed agisce anche come anestetico non sottoforma di ipnosi, ma elevando la coscienza del paziente ad un tale livello di vibrazione da permettergli quasi un distacco mentale dal suo corpo fisico.

Possiamo ora passare ad alcuni effetti psicologici dell'indaco: esso controlla le correnti psichiche dei corpi sottili e presiede alle funzioni del plesso situato al centro della fronte, chiamato plesso spirituale o terzo occhio, che a sua volta agisce da controllore della ghiandola pineale. Questo colore inoltre influenza la vista, l'udito e l'olfatto sul piano fisico, psichico e spirituale ed è necessario per l'organo visivo per distinguere forme e oggetti.
Tutti questi benefici ed altri ancora si possono trovare nel libro Cromoterapia, colori e qualità della vita del Dr. Reuben B. Amber.

In conclusione possiamo dire che anche nella scienza l'indaco assume un ruolo di fondamentale importanza, soprattutto nell'ambito chimico del quale però ne tratteremo in seguito.

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